
Circa un anno fa mi innamorai repentinamente del cinese. No, sciocchini, non di un cinese, anche se devo dire di averne incontrato uno esteticamente davvero degno di nota, del cinese in senso di lingua. Che poi lingua, insomma, sembra facile a dirlo perché, ammettendo di limitare le mie attenzioni al solo Mandarino parlato ed ai caratteri semplificati scritti, si tratta già di due lingue. Alcuni pensano che certi amori non si addicano alla mia età ma io ho sempre avuto una certa predisposizione per le passioni impossibili e, diciamocelo, anche per le cause perse, quindi, testardamente continuo.
再见 !